Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Facciata della Basilica
Il prospetto austero ed imponente, dalle linee classiche di tardo settecento, opera degli architetti Mazza e Gigante, aggetta su un piccolo sagrato di pietra calcarea. L'interno della basilica, prezioso per le sue decorazioni in oro zecchino, circoscritto da una serie di cantorie un tempo riservate alle suore dell'ordine claustrale, è ad unica navata, con andamento ovoidale, immersa in una mistica penombra. Sulla volta campeggiano gli affreschi del pittore netino Mazza, agli altari quattro tele attribuite al Velasco, di cui una ne apporta la firma (1808) e un organo artigianale di Del Piano.
La scenografia del luogo è caratterizzata dalla splendida scalinata della cattedrale San Nicolò degradante verso Palazzo Ducezio (Municipio), chiusa lateralmente dalla morbida curva del Monastero del SS. Salvatore, culminante nella svettante torre del belvedere del Monastero, nel Settecento appartenente alle monache dell'alta nobiltà siciliana.